martedì 30 ottobre 2007

Spesa

Un uomo in un supermercato, al banco della gastronomia, è il suo turno:
Uomo: Mi da due etti di prosciutto cotto?
Salumiere: No.
Uomo (perplesso): Come, "No"?
S: Perchè invece non torna al reparto verdura e si prende un po' di fagiolini? Sono anche in offerta....
U: Ma io non voglio i fagiolini!
S: Ah, ho capito, lei soffre di meteorismo (guarda gli altri clienti con aria complice), i fagiolini le fanno aria...
U: Ma cosa dice! Come si permette! Mi vuole dare questo prosciutto?
S (scandalizzato): No! Le sembra giusto che un povero animale si sia dovuto immolare per soddisfare i suoi insani appetiti!?
U (spiazzato): Beh, ecco... Sì! Certo che sì, e poi perchè insani?
S: Si vergogni, lei non ha moralità! Ma io non mi piegherò alla sua deriva dei valori! Io il prosciutto non glielo vendo! Oltretutto lo sa che per alcune religioni è vietato consumare carne di maiale?
U: Ma che vuole che me ne importi!...
S (interrompendo e applaudendo sarcasticamente): Bravo, bravo! Lei è una di quelle persone che non hanno rispetto per gli altri e quello in cui credono, allora!
U (sempre più confuso): No, aspetti... Quello che volevo dire è che io non sono musulmano, nè ebreo, quindi potrei anche mangiarla, la carne suina... Ma lei appartiene a quelle confessioni?
S: No! Ma potrei esserlo! E lei non mi può obbligare ad andar contro alla mia etica!
U (cercando di essere concilante): No, io non voglio mica obbligarla, però, scusi, a lei che importa se poi IO mangio il prosciutto?
S: Come sarebbe! E' già difficile per me sentire con le mie orecchie le sue blasfemie, vuole anche la mia complicità per la sua turpe azione?
U (spazientendosi): Ma perchè fa questo lavoro allora! Poteva farsi assegnare ad un altro reparto!
S: Quindi lei è anche razzista! Mi vuole discriminare! Io faccio il lavoro che più mi aggrada, non vedo perchè dovrei cambiarlo per venirle incontro! Ci hanno provato, sa, a trasferirimi, ma io ho fatto causa all'azienda, per mobbing religioso!
U: Ma se ha detto di non essere musulmano! Vabbè, ma allora che devo fare io, andare da un'altra parte per comprarmi quattro fette di spalla? Le sembra logico, considerando che questo è l'unico supermarket del paese?
S: Problemi suoi! E tenga presente che anche spostarsi potrebbe non servire: sto sensibilizzando molti colleghi, e alcuni stanno applicando il mio stesso codice etico.
U (rabbrividendo): Quindi non c'è possibilità per me di ottenere del prosciutto, o altro affettato, da lei?
S: No.
U:...
S:...
U:Due mozzarelline?
S:MA LEI SA COME VENGONO TRATTATE QUELLE POVERE VACCHE NEGLI ALLEVAMENTI...
Le urla inseguono il cliente, che fugge nascondendosi fra lo scaffale della pasta e quello dei sughi...

Se non fosse chiaro, mi riferisco a CIO'.

martedì 23 ottobre 2007

Studio aperto compilation

Il tg di italia uno mi sta sul culo. E' cosa antica, determinata solo in minima parte dalla sua faziosità politica: tanto che ultimamente mi sembra parli sempre meno di governi, opposizioni e altre cose che ai gggiovani, evidentemente, non interessano (anche se il distrarre su altri argomenti possa essere considerabile come un sistema per fare politica). Comunque, a parte questo, la voce feminile che accompagna, ohimè, i miei pranzi (in casa vige il comandamento "qualsiasi telegiornale è meglio di nessun telegiornale", e vani sono stati i miei tentativi di dimostrare che studio aperto non è includibile nella categoria) mi è proprio insopportabile, in particolare da quest'estate, quando la metà dei servizi consisteva nel parlare dei "Bambi" (Erano CAPRIOLI, Cristo, non cervi!), una massa di stucchevoli idiozie che mi hanno fatto pensare, nell'ordine:
1)Di andare a insegnare un po' di zoologia a Giordano, allora direttore, per spiegargli la differenza linneiana fra le due specie, con il contributo di un libro illustrato per bambini e di un randello. Di leccio, magari lasciato un po' ad asciugare.
2)Di mandare una mail alla redazione spiegando che chiamare i cervi "bambi" o i cani "baubau" è una cosa che dopo i 4 anni di età diventa: preoccupante fino ai 9, imbarazzante entro i 14, causa di feroci prese in giro per tutta l'adolescenza e, dopo i vent'anni, illegale e punibile. Con un randello, of course.
3)Di mangiare un bel piattone di tagliatelle affogate nel sugo di carne, di capriolo, ovviamente. Ucciso da me. A morsi.
Non passa giorno (o meglio, non passa tg che mi giunga alle orecchie) senza che abbia motivi di incrementare il mio astio per tale programma, ma oggi hanno decso di superare se stessi: a commento di una notizia (insulsa, se non ricordo male)la voce del servizio ha detto "costretta a pulire i cessi"...
...
MA SCHERZIAMO? ROMPONO I COGLIONI SE LUTTAZZI IN SECONDA SERATA FA FINTA DI MANGIARE MERDA E POI UNO PSEUDO-TELEGIORNALE PUO' USARE IL TERMINE CESSO ALLE 12:30?
E poi queste dovrebbero essere testate controllate e sotto l'influenza dell'ordine dei giornalisti... Almeno questo mi rassicura: anche se facessero un provvedimento per il controllo dei blog, se questo è comunque concesso, alora io potrei anche bestemmiare in tutte le lingue del mondo prima che mi si dica qualcosa.

Ok, comunque la cosa che veramente, oggi mi ha fatto spazientire è la prima notizia, che dava per possibili le dimissioni di Mastella, salvo poi, immediatamente, smentire il tutto... Non si fa così, non è il modo di informare... ma ti pare? Prima illudi qualcuno, gli dai speranza... e poi tac! Gli neghi tutto... non è da persone serie, via... 'stardi...

Aggiornamento: Ho trovato tre cose interessanti:
1)Generatore di edizioni di Studio Aperto
2)Generatore di edizioni di Studio Aperto, con notizia seria
3)Petizione contro studio aperto (Firmate, mi raccomando!)

giovedì 18 ottobre 2007

TADAAAN!

Il blog ritorna alla vita! Forse. Se riesco a caricare questo testo pre-scritto vuol dire che finalmente mi hanno dotato di connessione a banda larga (una volgare adsl), nonostante le difficoltà che questo ha comportato.
Ed io che pensavo che una volta che uno lo volesse, un servizio, te lo attivassero in meno di un decimo del tempo che passano a proportelo... ed invece ciccia! almeno, non è colpa del mio provider (sono un nuovo utente, per adesso lo risparmio, avrò molto tempo per insultarlo a dovere), ma di un altro, concorrente (per evitare problemi legali userò il nome fittizzio di Tele Bue) il quale, complice l'ingenuità di mia madre, ha deciso di attivarmi la SUA Adsl (tra l'altro, la più ca'osa che avesse), impedendo così all'altro gestore di piazzarci la sua: perciò, un lavoretto di una settimana si è protratto per un mese, porc... Ma vabbè, tanto, se il post vi giunge vuol dire che per ora funziona... Forse.
Bene, dopo gli aggiornamenti con le "notizie delle quali non importa un cazzo di niente a nessuno"... Dico la mia sul Grillismo! No, via, che se sento ancora il termine antipolitica mi viene il vomito ("sì, stupendo... eeeeeeh!").
Allora parlo di Mastella...Bwahahahahahahahah, no, via, che poi scado nella volgarità/violenza/populismo, che non sono belle cose (anche se anche Mastella... vabbè, basta).
Allora, allora... che faccio, commento l'insegnante che si è fatta 5 giorni di permesso per malattia alla bahamas e la cassazione le ha anche dato ragione? No, vedi sopra (se volete leggervi la notizia provo a mettervi il link QUI).
Via, allora enuncio la mia teoria sulle multe, teoria che mi frulla già per la testa da un po' di tempo.
Uno dei presupposti per questa teoria è stata la constatazioneche nelle città (non solo quelle grandi, ma anche Follonica, per dirne una..) stanno proliferando le maledette "strisce blu" che contrassegnano i parcheggi a pagamento, uilizzate molto più di quanto si potrebbe fare allo scopo di disincentivare l'utilizzo delle auto... se poi ciò viene fatto come a Pisa, dove semplicemente NON ci sono parcheggi gratutiti (e, per dirla tutta, i mezzi pubblici sono amministrati da topo gigio), allora la cosa sembra molto una paraculata per battere cassa. A ciò si aggiunge un'altra osservazione, tipica della zona dove sto, riguardo ai limiti di velocità: un po' troppo spesso mi sono reso conto che spesso tali limiti sono decisi in maniera piuttosto strana: non tanto in base al tipo di strada, ma piuttosto al territorio che essa attraversa: l'Aurelia passa da nessun limite (ovverosia 90 kmh, come da codice per strada extraurbana), a 70 kmh al passaggio da un comune all'altro (senza alcuna modifica della carreggiata o dello stato dell'asfalto o di qualunque altro elemento visibile), per poi, nel costeggiare (non attraversare) la zona industriale del successivo paese scende addirittura 50 kmh... Ora: vabbè che la schizofreinia delle amministrazioni pubbliche è cosa nota, ma qui mi sembra si esageri; non dovrebbero esserci dei parametri oggettivi che servono a determinare la velocità massima raggiungibile su una strada? Qualcuno sa quali sono? Possibile che ogni comune, parafrasando un Guzzanti di qualche anno fa, faccia un po' come cazzo gli pare? E soprattutto, è un caso che le maggiori restrinzioni sono, guarda caso, nei punti dove di solito c'è la possibilità di mettere un pattuglia con tanto di autovelox? Mi sembra un po' troppo facile, come se fosse fatto non tanto per mettere in sicurezza le strade, ma più che altro per facilitare l'acquisizione di qualche guadagno extra da parte dei vari municipi.
Vabbè, mi sembra di essere diventato uno di quelli paranoici che vedono cospirazioni del governo ovunque (supergiovane, dove sei?), però mi farebbe piacere sapere in base a cosa vengono messi i limiti di velocità... così, anche solo per curiosità personale, mica per fare antipolitica...
OH NO, ho detto antipolitica!
BLEUURGH!

ps. Mentre questo post (in realtà scritto qualche tempo prima della pubblicazione) aspettava di essere caricato sul blog, è venuta fuori che a perugia la ditta deputata all'installazione di telcamere sui semafori e riscossione delle infrazioni da esse rilevate, pare abbia "barato" e contestato infrazioni inesistenti... viva la paranoia, allora...