giovedì 19 giugno 2008

Ma anche no.

Una delle maggiori prese per il culo nei confronti di Veltroni, in campagna elettorale, è stata a proposito del suo "maanchismo": il suo voler essere per tutto e per il contrario di tutto; come non trovare giusto e gustoso ciò? Il cercare di essere un Giano bifronte politico ha però un nuovo campione, che già si era distinto per le sue famose "smentite del giorno dopo" al grido di "sono stato frainteso!". Esatto, miei giovani lettori, parlo proprio del premier, duce in pectore del nostro paese.
Silviodoro Primo non ha solo affinato la sua tecnica di rettifica, arrivando a ritrattare parole pronunciate pochi minuti prima nella stessa conferenza stampa, ma si esibisce anche in acrobazie politiche degne di un professionista del suo calibro, come il firmare il reato di clandestinità, negare di volere tale reato e poi ritrattare la smentita. Comunque, la palma dell'incoerenza gli spetta, di diritto, per i suoi atti, ed in particolare per i suoi atti di Diritto, giustappunto.
La legge sulle intercettazioni, che segue il tanto sbandierato pacchetto sicurezza, è forse l'esempio più calzante: da una parte si dice di voler punire la criminalità (sì, ma degli stranieri, che rubano il lavoro ai fuorilegge italiani), dall'altra si riducono i mezzi delle istituzioni per poter scoprire e incarcerare chi commette un reato, indipendentemente dalla nazionalità, ceto o colore politico: ad un certo punto, viene il dubbio che Berlusconi voglia farci venire la nostalgia per le famigerate leggi "ad personam", con le quali si parava il culo lui, ma limitavano gli effetti generali sulla criminalità di tutta Italia...
Altro punto con cui si dimostra l'equilibrismo del cavaliere, il tanto sbandierato federalismo fiscale: come già fatto notare da altri più capaci di me, parlare di lasciare le tasse a livello locale e, come primo atto, togliere ai comuni l'unica tassa di cui disponevano per la totalità, è quantomeno contradditorio.
Risulta chiaro, quindi del perchè UolterUeltroni si sia alterato (che la parola arrabbiato non può coesistere nella stessa frase con Uolter), ed abbia minacciato (ma con calma e fermezza) la rottura del dialogo: no, non per la salva-Rete4, che ce la aspettavamo tutti; non per l'esercito per le strade, che anzi, forse chiarisce un po' le idee a chi è ancora confuso; nemmeno per la legge blocca processi, che tanto una porcata in più, una in meno... E' perchè il Berlusca gli ruba il ruolo! Ma del resto, si sa, come disse Biagi: se avesse le tette, farebbe anche l'annunciatrice.

Piccola aggiunta: Oggi l'ansa titolava: "Belusconi dichiara: "giudici metastasi della democrazia"", sul momento ho interpretato male la dichiarazione, ed ho capito che Berlusconi considerasse i giudici come estensioni di quel cancro che è la democrazia... Sono ufficialmente prevenuto nei confronti di tutto ciò che Silvio B. dice...