mercoledì 30 gennaio 2008

Inizi

Incarico a Marini.
Mastella dichiara:
"Franco o Giulio?"

Se non la capite è perchè avete una memoria più corta di un governo Prodi.

domenica 27 gennaio 2008

Manghiate giornalistiche

Sabato sera mi è stata segnalata una notizia intressante, mi sono preso la briga di cercarla su inernet ed ho trovato queste:

http://www.iltempo.it/interni_esteri/2008/01/27/832227-perugia_nuovo_spiraglio_nelle_indagini_sull_omicidio_....shtml
http://www.tg5.mediaset.it/cronaca/articoli/2008/01/articolo5561.shtml

Due capolavori, direi, scritti apposta per permettere alle vecchiette di dire: "Eeeeh, questi giovini d'oggi, che stanno sempre a leggere quei giornaletti figli del MALIGNO".
Non posso, da otaku, non dire la mia:
Intanto, i personaggi sono di due fumetti diversi, moooolto diversi:
Il primo (akira fudo) altro non è che Devilman; non so che storie avesse Sollecito, ma, in tutti i casi, si sa (e si intuisce bene) che Devilman è un diavolo... a quando la pista SATANISTA? Probabilmente sarebbe già spuntata se, come si intuisce dagli articoli, gli autori non ne avessero letto che le prime dieci pagine.
Il secondo, Trigun (Che cazzo, nemmeno accorgersi che Trigun è il nome del fumetto, mentre il personaggio si chiama Vash The Stampede!), è uno dei fumetti più pacifisti della storia dei manga: il protagonista non uccide mai, nemmeno coloro che cercano di fargli la pelle! Come è scritto nell'articolo, Vash viene ACCUSATO di avere fatto una strage, tuttavia, più avanti nella storia, si scopre come in realtà non ne avesse colpa... Purtroppo questa parte non c'è nelle prime dieci pagine.
Ora, al di là dei giudizi sulla colpevolezza o meno, queste cose non sono dannose per l'indagine? Tolgono credibilità anche alle accuse fatte: possibile non sia del tutto evidente a chiunque, giornalisti e investigatori compresi? Perchè non vengono impedite?
Vabbè, tanto, come aveva già scritto benissimo Pagly in questo POST, quando ti spulciano la vita privata, trovare qualcosa da interpretare come "deviato" è fin troppo facile, ed è sempre meglio che lavorare.
Aggiungo solo una cosa: è una fortuna che Sollecito non leggesse deathnote, sennò sarebbe già assediato da vecchie che gli lanciano le immaginette di Ppadreppio e cercano di impiccarlo con i rosari.

martedì 22 gennaio 2008

Status symbol

Si sa, la nostra è una società basata sul potere e sui suoi simboli. Il cittadino medio impara, fin da piccolo, a riconoscere i potenti, vuoi per ammirarli, vuoi per adularli, vuoi per disprezzarli, oppure per tutti e tre gli scopi.
Il potere viene riconosciuto tramite i mille segni che lo caratterizzano, alcuni semplicistici (l'auto blu, l'ingresso riservato), altri più sottili (l'abito firmato, la penna d'oro nel taschino); a volte possono essere semplici comportamenti: la sfrontatezza nel passare una fila, la fretta di chi ha cose "più importanti" da fare.
E questo vale ed è riconosciuto da tutti, fin dalla più tenera età; non importa se poi si passa a identificare tale sfoggio di "stemmi" con l'arroganza e la prevaricazione, provando disgusto alla loro visione; infatti si continuerà a riconoscerli, anche solo per diprezzarli.
Tutto ciò per dire che adesso anch'io, volente o nolente, faccio parte di un èlite, ed ho il mio status symbol:

Il timbro autoinchiostrante per fare le ricette!
Si aspetta per il permesso "veterinario in visita domiciliare" utile a schivare le multe per divieto di sosta. ;-P

mercoledì 16 gennaio 2008

Sfogo

La vicenda di casa Mastella è nota ai più. In poche parole, un'inchiesta della porta all'arresto (domiciliare) della signora Mastella, più di buona parte del partito del marito, l'UDEUR. Coinvolti anche altri personaggi politici di spicco di cui per ora non mi curerò, vuoi per pigrizia, vuoi per egoismo territoriale.
Ora, si può immaginare cosa pensi di ciò, essendo io una persona mediamente sensata che apprezza l'onestà di chiunque, ma che vorrebbe tale dote rappresentata soprattutto ai massimi livelli politici; quindi mi parrebbe inutile e tedioso il dilungarmi sulle mie reazioni alle notizie di oggi a pranzo, da quelle giudiziare alle dimissioni previstamente fasulle.
Un aspetto della questione mi ha però toccato in modo particolare, facendo vibrare le logore corde della mia indignazione: le reazioni politiche che hanno seguito la novella dei fatti giudiziari a carico di Sandra Lonardo in Mastella: una gara di condoglianze, espressioni di solidarietà nei confronti sia del guardasigilli che della consorte, traversali e quasi unanimi (a parte Di Pietro, che sta a Mastella come Topolino sta a Gambadilegno).
Soprattutto, solidarietà. Umana, politica, istituzionale, tutta per il ministro della giustizia e per sua moglie.
MA PORCOGGIUDA, BRUTTI PARACULI, NESSUNO CHE SOLIDARIZZI CON IL POPOLO ITALIANO, CHE E' GIA' BISTRATTATO, ED ORA SI TROVA ANCHE UN MINISTRO DELLA GIUSTIZIA CHE MIRA AL TITOLO DEL LEADER DEL PARTITO CON MAGGIORE PERCENTUALE DI RAPPRESENTANTI IN GALERA? CHECCAZZO FA L'OPPOSIZIONE, ANZICHE' CHIEDERE A GRAN VOCE DIMISSIONI? E CHECCAZZO FA PRODI, NEL RESPINGERE LE DIMISSIONI, UNICA NOTA POSITIVA DI UNA VICENDA PIU' CHE IMBARAZZANTE PER L'ITALIA? MA ANDATEVENETUTTIAFFANCULO MISERABILI PARASSITI ARROCCATI NEI VOSTRI BOZZOLI DI SUDICIUME!
ANF, ANF... Ufffff...
...
No, via.. scusate lo sfogo, ma davvero non ce la facevo più.
Cazzo.


Ah, sempre per la serie non c'entra nulla, visto che qualche tempo fe un manfruito mi chiese opinione sul caso Pistorius, ecco ciò che ne pensa Nico, che mi trova totalmente d'accordo:
http://ninnanannainsonne.blogspot.com/2008/01/egalit.html

venerdì 11 gennaio 2008

Il lavoro debilita l'uomo

Mi trovo, per mia fortuna o sfortuna, a lavorare molto, anche troppo. E con questo intendo che sono impegnato sette giorni su sette, 8-9-10 ore al giorno. Mi piace il lavoro che faccio (ci mancherebbe, altrimenti avrei sprecato sette anni di studi), e so che il poter fare un mestiere gradito è una fortuna che molti non hanno; tuttavia questo ingresso a tappe forzate nel mondo delle attività retribuite mi lascia un po' di amaro in bocca.
Il nocciolo della questione è che le mie precedenti esperienze lavorative (poche, in verità) sono sempre state limitate nel tempo: sia come orario, che come durata totale. Adesso, invece, mi rendo conto che il lato peggiore di tutta la faccenda, la chiave di tutto è proprio il tempo: non è ciò che fai in orario di ufficio (dovrei dire ambulatorio, ma tant'è...), ma quello che dovresti fare al di fuori, e non ce la fai.
Anche le cose più semplici, dalla pulizia (sia personale che degli ambienti) alle compere fondamentali, tutto richiede tempo, tempo che si fa fatica a trovare, fatica che si somma alla stanchezza già accumulata, rallentando le azioni e facendo perdere altro tempo, in un circolo vizioso deleterio per il sistema nervoso.
E' vero, il periodo è, per la mia classe professionale, molto intenso e sta per finire, però è veramente scoraggiante pensare al fatto che già fra un anno potrei essere nelle stesse condizioni... anzi, più che scoraggiante, terrorizzante. Sì, ho paura della prossima stagione di caccia, che inizierà a novembre 2008; non so cosa farò a febbraio, ma ho paura del primo novembre (e halloween non c'entra, anche perchè al massimo riconosco il pedi coccone).
Tutto questo ovviamente richiede un soluzione, ed io, da politicante da due soldi par mio, propongo questa: riesumiamo la famigerata legge sulle trentacinque ore, ma con un piccola modifica: le 35 ore devono essere OBBLIGATORIE, nel senso che sia assolutamente vietato farne di più, pena la condanna alla sospensione dell'attività lavorativa a discrezione del giurista, cosicchè anche chi, come me, non rientra nella categoria dei lavoratori dipendenti, possa, con giustificazione, interrompere questa piaga sociale che è il lavoro eccessivo...
votagiovavotagiovavotagiovavotagiovavotagiovavotagiovavotagiovavotagiova

Per finire ecco una foto che con c'entra un cazzo ma che piace tanto ai giovani:



No, ecco, e mica è una foto rubata, era sulla prima pagina dell'Ansa... HEILPANZERPOPE!