lunedì 12 marzo 2007

Chiamamola assistenza...

Dopo il post "a caldo" di ieri, oggi mi vorrei soffermare su un aspetto che ho avuto il dispiacere di sperimentare a causa del deleterio incidente in cui è incorso il mio portatile, ovverosia l'assistenza che i produttori di articoli tecnologici offrono al cliente.
Premessa: per legge, in Italia, la garanzia di tali beni è di due anni. DUE anni. Punto. Non di più, non di meno.
Il che implica che io, cliente a cui si rompe il pc (o la tv, o il telefonino) a un anno e 364 giorni dall'acquisto, di qualunque entità sia il danno, di qualunque costo sia la riparazione, ho diritto a riavere un prodotto di qualità equivalente (sia il mio riparato, che uno nuovo), GRATUITAMENTE.
Direi che è ragionevole, e per di più noto alla maggior parte delle persone.
Tranne che ai produttori, a quanto pare. Il mio portatile (marca Packard Bell, ma vedo che è così anche per i Sony e probabilmente vale anche per altre marche) reca l'avvertenza " la Packard Bell garantisce il notebook per UN anno". Difatti, contattando il centro assistenza, mi è stato detto che non avevo diritto alla garanzia, ma che potevo per la modica(!) cifra di 139 (CENTOTRENTANOVE) eurini, fare il prolungamento della garanzia per un altro anno e avere così il mio pc riparato. Si può dire che la garanzia va fatta valere presso il rivenditore, il quale difatti si è dimostrato abbastanza disponibile... tuttavia, so che il negozio poi si rivarrà sulla casa produttrice (e ci mancherebbe che garantisse per un prodotto non fatto da lui...), quindi , alla fine, il produttore PAGA... quindi, perchè dovrei IO scucire per una cosa che, di riffa o di raffa, per legge è a suo carico? Perchè nessuno fa notare che, per dirla alla toscana, i produttori fanno come "quello che mi caò sull'uscio e poi la rivoleva"?
Oltre a questo, di pari gravità: perchè per l'assistenza non sono previsti i "tempi ragionevoli"? In pratica, io, parlando con un mio amico che ci capisce un po', mi ha detto che probabilmente il problema è sulla scheda madre (il risultato successivo è il cambio del pc, visto che la sostituzione richiederebbe un costo maggiore del valore del portatile stesso), e che per verificare ciò ci vuole un lavoro di, per dire tanto, mezza giornata... Per la riparazione del mio pc mi è stato detto che ci vorrà un mesetto. Ora, capisco i tempi di spedizione, ma qui mi sembra che ci sia una bella presa per il culo... che sistema è, questo? E se mi servisse per lavoro? Nel frattempo che faccio, ferie?
Infine, solo un'ultima cosa: chi mi sa spiegare perchè il centro assistenza della Packard risponde ad un numero che è un 899? PERCHE' MI TROVO CON VENTI EURI IN MENO SUL CREDITO DEL CELLULARE PER CHIEDERE COME RIPARARE IL PC (E SENTIRMI CERCARE DI APPIOPPARE UN'ESTENSIONE DI GARANZIA)?!?
Come disse uno una volta, qui mi pare che, in buona sostanza, prima mi si mette nel culo e poi mi si dice...

1 commento:

ni ha detto...

per lo stesso motivo per cui l'assistenza telecom non offre da oltre un anno il servizio assistenza per Alice. Se vuoi parlare con un operatore per dire, che so "Perchè mi avete staccato la dsl da tre giorni che non posso spedire un lavoro brutte merde?!?!" devi chiamare l'apposito numero a pagamento con scatto a minuto non a tot... quindi l'attesa per il tecnico in linea te la ciucci tutta.

E' un mondo bastardo, dove intanto provano ad inchiappettarti e solo dopo, se glielo fai notare con insistenza, chiedono il permesso.

Coraggio!!!