mercoledì 11 febbraio 2009

Che schifo

Nota: avevo iniziato a scrivere questo post due giorni fa, dovevo finirlo e pubblicarlo ieri sera, poi, visto l'accaduto, avevo optato per lasciare perdere, concordando con chi chiedeva, giustamente, silenzio per rispetto alle persone coinvolte.
Ora però mi sono rotto. Io porto rispetto al signor Englaro e sono sinceramente dispiaciuto per il dolore che immagino provi in queste ore, dolore con più motivazioni. Però mi pare anche giusto ricambiare il non-rispetto di chi, fin dall'inizio, ha visto nell'intero dramma solo un modo per fare i propri interessi, per manipolarla a proprio vantaggio, e che anche in queste ore ha il coraggio di continuare ad parlare, esternare, rilasciare dichiarazioni, ingiuriose anche per il solo fatto di essere fatte, oltre che per i loro contenuti.
E non ho certo la pretesa che questo minuscolo e carente frammento di web possa attirare l'attenzione di chicchessia, ma per sfogarmi devo avere l'illusione di poter sputare in faccia tutto il mio disprezzo a tutti questi sciacalli. Ecco quindi quanto avevo scritto:

Che schifo, vedere che in Italia siamo passati dalla mercificazione del dolore, al disprezzo dello stesso.
Che schifo, notare come si voglia imporre ad un paese il credo di una minoranza fondamentalista (e non mi venite a dire che la maggioranza dei cristiani è d'accordo).
Che schifo, vedere questi lupi atteggiarsi ad agnelli.
Che schifo, avere un governo che si impegna e dà fondo ad ogni risorsa per un'azione ripugnante.
Che schifo, vedere le forze dell'ordine, o almeno parte di esse, complici e serve di questo ignobile atto.
Che schifo, sapere con certezza che in politica ogni dichiarazione è comunque dettata da interesse, ogni azione calcolata per ottenere il massimo vantaggio.
Che schifo, avere la conferma che siamo sempre sotto il giogo di un capo di stato straniero.
Che schifo, sapere che scrivere “Dio non esiste” turba i sentimenti di qualcuno, che però resta impassibile nel sentire che una donna in coma da 16 anni “può avere figli”.
Che schifo, gioire di un brevissimo atto di lucidità della più alta carica dello stato, per poi accorgersi subito dopo che è come accontentarsi.
Che schifo, vedere in parlamento il movimento trasversale degli “obbedienti” al signore dei Sith.
Che schifo, accorgersi che sei praticamente impotente in tutto questo, e l'unico risultato è che quasi ti passa la voglia di indignarti per l'ennesima, inutile, volta.
Che schifo, sapere che in tutti i casi ti dovrai indignare di nuovo, per motivazioni ogni volta nuove, ogni volta più valide.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Che dire, concordo pienamente.
Però fammi essere un pò cinico. Almeno Mentana via dalle palle.
Per Vespa dovremo aspettare il prossimo giubileo.

Fuma ha detto...

No comment. Quoto in toto. Ed il solo fatto che non abbia scritto nulla sulla Panchina è per pigrizia. Ma anche per rispetto.

Anonimo ha detto...

io ero così indignata da fare paranoie a mia madre e mio padre. che schifo veramente.
per me doveva rimanere una faccenda privata, familiare, nient'altro.
ognuno deve essere libero di decidere della propria vita e della propria morte, quello che verrà in un ipotetico aldilà (che rima) è e rimane un mistero e un fatto personale.

Poros ha detto...

@Anonimo: Vespa è come l'erba cattiva. Credo che per eliminarlo si debba colpire con una pallottola d'argento in testa, tagliarli la testa e bruciare i resti. Forse.

@Fuma: Hai ragione, ma temo che il silenzio rispettoso aiuti solo a sentire meglio le stronzate irrispettose (vedi magnifica vignetta di Vauro Qui: http://www.annozero.rai.it/Static/immagine/323/VIGNETTAVAURO2.jpg)

@Optical: Da quello che mi pare di capire, siamo tutti d'accordo su questa affermazione, e così lo quasi tutta Italia... Mi rimane quindi il dubbio: allora, questo cancan, cui prodest? Domanda ovviamente retorica.

Anonimo ha detto...

che poi, dico io, inutile farla vedere sempre bellissima, sorridente, giovane e abbronzata. pensa tu a un corpo che passa diciassette anni in un letto, con le piaghe da decubito, senza mangiare e bere (se non via flebo), senza camminare, senza parlare. atroce.
scusa scaram, ma mi devo sfogare :)

Poros ha detto...

Ti capisco, ti capisco (del resto quasi tutti i miei post sono sfoghi), però secondo me ha fatto bene il padre, a non voler giocare quella carta, per quanto probabilemente vincente: non volersi mettere al pari con chi fa solo baccano, con chi usa mezzucci infimi, gli fa onore, un onore che i "moralisti amorali" non possiederanno mai, agli occhi di chiunque abbia seguito la vicenda con imparzialità.

Anonimo ha detto...

Be in un paese dove viene rinvigorito e barricato il reato d'opinione, si punta al controllo mediatico e politico di ogni aspetto della vita privata, e con abile doppio passo si smantella la giustizia e si legalizzano le ronde, tutto questo mi ha reso triste ma non mi ha sorpreso per nulla.

Prevedibile come un frontale se vai contromano in autostrada.

Il peggio, il raschiare il fondo, sono state le interviste al padre tagliate ad arte per far apparire quell'uomo distrutto dal dolore come se fosse ansioso di scaricare la figlia già da anni, come se fosse lì con la pistola in mano alla ricerca di chissà quale profitto. Come se gioisse della situazione.
Sono vili cani sciolti, sciacalli senza orgoglio nè dignità alcuna.

E la strumentalizzazione dei colli sembra (od è?) il parto di due menti malate: l'ottavo nano ha fatto marketing sulla vicenda, ora può dire ai suoi guardiaspalle baciapreti che ha fatto il possibile, il bello addormentato dal canto suo si vanterà di aver detto no, per una volta nella vita.
Mi vengono in mente paragoni con l'onorata professione.
Da buon toscano mi ricordo i canti dei mi' nonni "Ma verrà quel giorno, infame società dovrai pagare"... Speriamo presto.

Fuma ha detto...

@Poros: bella la vignetta, assolutamente vera.
A me piacerebbe che ci fosse un serio testamento biologico che tenga conto di volontà singole e tempi tecnici. Io, che non sono cattolico e a dirla tutta non sono neanche credente, avrei piacere che non mi venisse imposto il credo di uno stregone e vorrei decidere del mio eventuale futuro in stato vegetativo. Ma so anche che ci sono dei tempi utili in cui ci si può risvegliare dallo stato comatoso (non saprei sinceramente da quello vegetativo ma mi sembra di no) per cui, dopo 5 anni, si può dare atto alle volontà del testamento biologico. Mi sembra l'idea migliore, purtroppo il pastore tedesco non è d'accordo...

Poros ha detto...

@Fabio: speriamo sì, ma comincio a pensare che o si comincia rimboccarsi la maniche noi, o è inutile aspettarsi alcunchè da altre parti...

@fuma: Sono d'accordo, e, dalla mia limitata esperienza, mi pare che siano d'accordo la maggioranza degli italiani: qui le distinzioni politiche non c'entrano, e quelle religiose nemmeno, conosco molti credenti, anche ferventi, che ritengono giusto dare la possibilità di scelta, e vorrei vedere! Imporre qualcosa, qualsiasi cosa, non dovrebbe rientrare nella morale cristiana... Allora perchè fare uan legge che scontenti quasi tutti? Perchè gli unici che si preoccupano veramente di questa cosa, che ci tengono a prescindere dal trovarsi direttamente coinvolti dalla situazione, sono , per così dire, i fondamentalisti cattolici. Quindi, ribadisco: che schifo.

Fuma ha detto...

Che poi... è tutta una facciata. Quelle leggi, quel decreto, potevano farle ampiamente prima, invece che a "ridosso dell'esecuzione". In questo modo non s'è scontenato il Vaticano che possono tranquillamente dire: "abbiamo cercato di fare il possibile" e contemporaneamente s'è fatta campagna elettorale (la cultura della vita e della morte).
Aggiungo: che schifo

Anonimo ha detto...

Ragazzi hanno discusso alle nostre spalle di aria fritta per farsi propaganda, da una parte come dall'altra. E continuano a farlo!
Ora ragioniamo: se io oggi fossi ammalato, che sia un semplice raffreddore o un tumore incurabile nessuno, e sottolineo NESSUNO, a meno che non mi faccia interdire da un tribunale ed essere nominato tutore, potrebbe costringermi a sottopormi a cure mediche che non intendo ricevere. Nessuno può impormele. Sarebbe contrario al nostro ordinamento.
Quindi perchè io non potrei con un atto di volontà prevenirmi da tali cure per un momento in cui non sarò più capace di esprimere la mia volontà?
Paragonandolo col comune testamento sarebbe come dire che in vita posso vendere a chi voglio, ma che il testamento una volta morto non è valido per decidere a chi lasciare i miei beni.
E' illogico e inutile... e preoccupante.

Anonimo ha detto...

Occhio ragazzi....

http://milano.repubblica.it/multimedia/home/5013924