Visto che sono più o meno in vacanza, e quindi avrei tempo per aggiornare il blog, ovviamente non lo faccio, per mille ragioni (fasulle), e soprattutto perchè sono uno scansafatiche; e dire che i giorni trascorsi hanno meritato di diritto l'aggettivo "pieni", fra incazzature, divertimenti, innamoramenti-lampo e figure di merda colossali (gli ultimi due eventi drammaticamente legati fra loro); se un giorno sarà il caso, magari ne parlerò. Nel frattempo, per fare servizio pubblico (altro che la Rai), metto di seguito la trascrizione di una parte del monologo di Decameron mai andato in onda ed eseguito a teatro, come è stato pubblicato dal "Manifesto" del 18 dicembre, godetevelo pure:
Stralci del monologo dal «Decameron»
Tutto quello che dovete sapere sulla «Spe salvi»
Il quiz della settimana: quali fra questi intellettuali non è citato da papa Ratzinger nell'ultima enciclica? Sant'Agostino, Kant, Adorno o De Sade?
Dice: «Daniele, come fai a sopportare la chiusura di Decameron?» Come faccio a sopportare la chiusura di Decameron? Penso a Giuliano Ferrara in una vasca da bagno, con Berlusconi e Dell'Utri che gli pisciano addosso, Previti che gli caga in bocca e la Santanchè in completo sadomaso che li frusta. Mi dispiace molto che abbiano chiuso Decameron. Proprio adesso che Berlusconi mi aveva telefonato per piazzare un'attrice in uno sketch. Uuuuh! Stasera sono proprio elettrico. Sarà che mi devono arrivare. Benvenuti a 'Decameron'. Politica, sesso, religione e morte. Qua a Roma è arrivato l'inverno. Fa molto freddo. Fa talmente freddo che le minorenni sulla Salaria offrono pompini gratis ai ciccioni. Un mio amico va a puttane sulla Salaria. Gli ho detto che in giro è pieno di ragazze oneste e rispettabili. Sì, mi fa lui, ma quelle non posso permettermele. Fa veramente molto freddo.
(...) Qualcuno mi ha chiesto: «Daniele, perché ce l'hai con la religione?». Perché mi sono convinto che le religioni sono pericolose. Operano un plagio di massa che ha una funzione sociale di controllo; e che diventa pericolosissimo quando la religione tende a far coincidere il peccato col reato, e a condizionare l'attività dei governi. Gli esempi sono sempre all'ordine del giorno (staminali, pacs, eutanasia) e ormai insopportabili. Ricorderete come la Chiesa si sia opposta alla ricerca sulle staminali degli embrioni perché «l'embrione è uno di noi, è già persona». C'erano però tre contro-argomenti formidabili: a) Quello teologico. S.Tommaso nega agli embrioni la resurrezione, in quanto privi di anima razionale, e pertanto non ancora esseri umani. (Supplemento alla Summa Theologiae, 80, 4); b) Quello pragmatico. La Chiesa nega il battesimo ai feti abortiti in modo spontaneo. Nella prassi, cioè, la Chiesa non considera il feto una persona finché non nasce vivo. C) Quello naturale. Di tutti i concepiti, solo il 15-20% riesce ad annidarsi nell'utero materno. La natura stessa, cioè, non tutela così tanto il diritto alla vita del concepito, diritto che però si arroga la Chiesa. È stata poi la scienza, e non la religione, a scoprire, la settimana scorsa, che è possibile ricavare cellule staminali anche da tessuti adulti. Con la nuova ricerca sulle staminali, gli scienziati ritengono che adesso potremmo fare grandi progressi, dalla cura del Parkinson alla rigenerazione della spina dorsale nel centrosinistra. Abbiamo poi visto le mille pressioni vaticane per ostacolare prima i pacs, poi i dico, e adesso i cus. La Chiesa ostacola i patti civili perché minacciano la santità del matrimonio, come se si potesse considerare sacro tutto quello che si fa davanti a un sacerdote. In realtà, lo sappiamo, il motivo vero è che la Chiesa teme le unioni omosessuali. Ma se è un tema così importante, com'è che Gesù non dice una parola in proposito? Gesù non dice una parola su questo, ma tante sulla tolleranza, l'accettazione, il non giudicare, il frequentare i reietti e gli ultimi. La Bibbia dice: «Non guardare la pagliuzza nell'occhio del tuo vicino, ma la trave nel tuo occhio». Al che i gruppi gay hanno replicato: «Se la trave te la metti nell'occhio, lo stai facendo in modo sbagliato». La regola della convivenza umana è terrestre, non divina: ogni uomo deve poter decidere su di sé. E invece mille ostacoli. Col paradosso che i nostri parlamentari, per tenersi buoni i voti vaticani, da anni negano a noi, cittadini che li eleggiamo, i diritti che per sé loro si sono già attribuiti: da ben 16 anni, i parlamentari conviventi hanno gli stessi diritti dei parlamentari sposati.
(...) Ecco papa Ratzi. Ride. Riderei anch'io se la mia ditta non pagasse le tasse. Ma la Chiesa non fa che rispettare il dettame evangelico. Gesù disse: «I miti erediteranno la terra». Ed evitò astutamente di parlare della tassa di successione. Comunque, alla Chiesa piace travalicare i limiti concordatari. Quando la Chiesa provò a fare la morale al governo spagnolo, nel gennaio di due anni fa, Zapatero convocò il nunzio apostolico e gli tirò le orecchie. Da noi chi tira le orecchie al cardinal Bertone, la Binetti? Oh, questa battuta rovinerà la mia amicizia col cardinal Bertone. Niente più orge sadomaso a casa sua.
(...) Avete letto l'ultima enciclica di Papa Ratzi? E chi, non l'ha letta? È così amena! È più divertente di un barile pieno di anguille. Spe salvi, salvi nella speranza. Un testo sulla superiorità della fede cristiana, che esalta la sofferenza, perché avvicina alle sofferenze di Cristo. Cristo è morto in croce per i nostri peccati! Uuh, ma così ci fa sentire troppo in colpa! Non poteva solo lussarsi un'anca, per i nostri peccati? L'enciclica è piena di citazioni colte. E questo è il quiz della settimana: quali fra questi intellettuali non è citato da papa Ratzi nell'ultima enciclica? Sant'Agostino. Kant. Adorno. De Sade. E la risposta è: De Sade. La Spe salvi, sorpresa! è una dura condanna della modernità. Il giorno che venne eletto, dissi in teatro: «Hanno eletto il nuovo papa. È il cardinal Ratzinger. Subito condannato di nuovo Galileo». Non mi sbagliavo. Dopo un mese Ratzi disse: «La risposta alla modernità è Cristo». Io ho 46 anni, nella mia vita ho imparato una cosa: se la risposta è Cristo, la domanda è sbagliata. Non dimentico che l'Europa moderna, laica, del commercio e della democrazia, appare col Rinascimento, nel momento in cui il cristianesimo, scosso dalla Riforma, comincia a perdere il controllo sull'organizzazione sociale. E non dimentico che la repubblica, la separazione dei poteri, il suffragio universale, la libertà di coscienza, l'eguaglianza dell'uomo e della donna non derivano dalla religione, che li ha anzi a lungo combattuti. E non dimentico che, grazie alla rivoluzione francese, le adultere occidentali non vengono lapidate... Ratzi attacca l'illuminismo, ma la Chiesa in 18 secoli non abolì la schiavitù, cosa che fece la Prima Repubblica francese del 1794. D'altra parte è noto che la Chiesa è lenta ad abbracciare la modernità. Fino a poco tempo fa, la loro idea di portatile era un chierichetto. Aver fede significa sospendere il proprio pensiero razionale. Ogni religione dice al mondo: «Noi non crediamo ai fatti». Non posso dar retta a chi crede di parlare con Dio, dai! È da psicotici! Dico: se Dio avesse voluto che credessimo in lui, sarebbe esistito. Le religioni sono un fatto culturale. È tutto molto relativo. (...) Mi piacerebbe che il papa una domenica si affacciasse su S.Pietro e dicesse: «Sapete una cosa? Nessuno ne sa niente. Siete liberi!».
(copyright Krassner entertainment)
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Ah, vabbè, dimenticavo: Auguri a tutti, buona fine e buon principio, buone feste, etc.etc.
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6 commenti:
nn so se anelare di più aggiornamenti un po' fitti, vista la libertà di cui ancor x poco godrai oppure il solo racconto del lampo+figura di m...
Beh, fai te!!!
intanto FELICE ANNO NUOVOOOOOO!!!
Qule racconto verrà quando sarà passato il tempo necessario per riderci su, al momento mi piglia ancora la fitta alla testa, a ripensarci... viva!
Figura di merda mi sembra eccessiva....devi essere un pò più sfrontato
strapuppa da londra
anche e soprattutto perchè non ci entra niente
e
notte Gi
ed ora ci siamo tutti... o no?
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