Non ho scritto di getto questo post ieri pomeriggio, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per non scrivere solo un rigurgito di rabbia e disillusione, utile certo per sfogarsi, ma poco efficace sul piano comunicativo... E, com'è ovvio, qualcuno ha già detto ciò che penso... oggi, su Repubblica, Michele Serra nella sua "amaca" ha fatto ciò che spesso fa: esprimere al meglio ciò che penso.
Se volete, ecco dove leggerla.
Vorrei solo aggiungere una cosa, alle giuste osservazioni del meritorio giornalista...
Io, che mi sono sempre ritenuto di sinitra(il suffisso centro è volutamente omesso), che sono contrario alla missione in Iraq, avrei preferito il ritiro dall'Afganistan, sono contrario allle basi NATO in Italia; io, dunque, ho sempre creduto che le due ali del parlamento si differenziassero soprattutto per un motivo: la destra aveva maggiore considerazione per il valore del singolo, per le sue capacità, e quindi riteneva fosse giusto che anche l'interesse del singolo avesse priorità su quello comune (per intenderci, se uno è migliore, è giusto che sia avvantaggiato); mentre la sinistra avesse un'idea del valore e del bene più "collettiva", con anche sacrificio del singolo per favorire la crescita di tutti, per ottenere un bene comune...
Ecco, oggi, questa mia convinzione è minata da questi due signori (l'onorevole è VOLUTISSIMAMENTE omesso) che si dicono di sinistra e che hanno anteposto i loro scrupoli all'interesse di una NAZIONE.
Ma che avevano in mente al momento del voto (o meglio, non-voto, nel loro caso)? Io non capisco, ma hanno pensato che se il governo fosse caduto ci sarebbe stato il ritiro dall'Afganistan? Creduto che ci sarebbe stata una deriva a sinistra? Nel caso, delle due, l'una:
1)I due sono chiaramente incapaci di intendere e di volere(complimenti a chi li ha candidati...).
2)I due sono in malafede: non importa se corrotti, in accordo politico con la destra, o se semplicemente pensavano di rafforzare il loro bacino elettorale (in quest'ultimo caso, rientrano anche nella prima ipotesi)
Visto questo, io, se potessi fare un appello ai partiti, di quelli del centrosinistra, intendo, vorrei dire loro, sempre fosse necessario, che i signori Rossi (Fernando) e Turigliato non devono, per nessuna ragione essere candidati in nessun partito della coalizione (certo, se vogliono fondare un loro movimento, liberissimi, ma dubito che avrebbero la faccia tosta di chiedere di entrare nell'Unione...), e il motivo è semplicissimo: di folli e furbetti è già pieno per tre quarti il parlamento, senza bisogno di aggiungerci chi non se ne vergogna nemmeno abbastanza da cercare di nasconderlo.
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