domenica 18 febbraio 2007

E allora andiamo, via...

Allora: non so perchè l'ho creato (forse più eccesso di tempo che di cose da dire...), non so se scriverò spesso o cose interssanti, nemmeno se mi farò leggere diffondendo questo blog a chi mi conosce nella vita "reale"...
Isomma, questo blog potrebbe essere solo un soliloquio futile, che servirà solo ad impedire a qualcun'altro di usare l'indirizzo o il nome che uso io. Pazienza.
Intanto diciamo perchè si chiama così, e, contemporanemente, cosa vorrei scriverci.
Conoscete la canzone di Fabrizio De Andrè "Un blasfemo"? Sì? saltate pure le prossime quattro righe.
Non la conoscete? Male! Allora andate QUI, ci sono sia il testo della canzone che della poesia (tratta dall'antologia di Spoon River di E.L. Masters) da cui si è ispirato il grande cantautore, e la traduzione della stessa.
Bene, intanto diciamo che il fatto che io sia un ateo vagamente propenso al turpiloquio condito da immagini sacre non è fondamentale, ma solo un fatto accessorio (come potrei dire in tribunale), mentre è fondamentale che io voglia poter dire quello che mi pare, senza andare nella follia delirante, ma sempre mantendo una parvenza di ragionamento (per quanto io possa essere in grado...).
Ecco, ed altrettanto mi farebbe piacere fosse fatto da parte degli eventuali lettori e commentatori. In pratica, saranno gradite tutte le idee purchè ragionate e motivate... in particolare, sono allergico alle affermazioni "assolutistiche" come "è giusto" "è sbagliato", se non accompagnate da spiegazioni soddisfacenti... bho... fate un po' come vi pare...

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