Cavolo, è morto uno che, al di là dell'inizio della sua carriera, si definiva “attore”, e il suo ruolo più importante è una parte in “Ricordati di me” talmente minima che anche io che l'ho visto (e sì, lo ammetto, mi è anche piaciuto), ho dovuto pensarci un po' prima di dire “E' vero, c'era anche Taricone, in quel film”.
Va bene, umanamente mi può anche dispiacere, ma non più di quanto mi dispiace per l'anonimo ciclista travolto ieri a Roccastrada, che, poveraccio, non si era nemmeno lanciato col paracadute, ma stava solo facendo una discesa.
Sarà l'estate, che richiede di riempire i notiziari con qualsiasi argomento (tranne questo, ovviamente), sarà questa nuova ondata di buonismo, limitato alle disgrazie di persone di cui conosciamo la faccia più per caso che per merito, ma qui si esagera. E non venitemi a dire che rispetto ai successivi concorrenti di reality lui era meglio, perché questa storia di paragonare diverse varietà di merda la vedo già fare per le leggi e politici, e non mi lascia un buon sapore in bocca.
mercoledì 30 giugno 2010
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